Il borgo di Piano d’Ischia si affaccia sul fiume Rio a sud est e a Nord est è confinante con il ruscello che da fonte “Acquara” porta le sue acque al fiume Rio proveniente dal territorio del comune di Rionero Sannitici e dopo un chilometro circa si immette nel fiume Volturno. Piano d’Ischia fa parte della Parrocchia di Cupone ma, ha anche due piccole chiesette, di cui una privata . La chiesetta cittadina è una piccola cappella , ultimamente ristrutturata con i fondi degli abitanti del posto, dedicata alla Madonna di S. Anna , festeggiata dai cittadini di Piano d’Ischia il 26 luglio di ogni anno. Questa festa per anni è stata l’attrazione di tutti gli abitanti delle borgate e dei paesi dintorni per la sua organizzazione e per il tradizionale ballo in piazza. Il borgo è situato a 510 m s.l.m. ed è a 2,6 km dal capoluogo comunale, ha una temperato umida nei mesi prettamente invernali per la vicinanza al fiume ma, sostanzialmente buona come posto di residenza. Un edificio costruito al centro della borgata che gli abitanti chiamano “palazzo” è testimone che questa frazione è una delle più antiche del circondario di Cerro al Volturno. Infatti, il borgo è stato costruito intorno al 1660, qualche anno prima che Eusebio Nerone costruisse la chiesa di Cupone e, sembra, che questo edificio e un altro “palazzo” costruito a Foci negli stessi anni, furono dimora, proprio, di Nerone. Gli abitanti di questa frazione per anni si sono dedicati all’agricoltura e alla pastorizia. Il Rio, è stato una fonte primaria per gli agricoltori di Piano d’Ischia perché gli ha consentito di poter coltivare in abbondanza ortaggi vari utilizzati come scambio con altri prodotti sul mercato locale. Questo tipo di attività commerciale, molto in uso nei primi decenni del novecento ha contribuito molto all’economia del paese. Nel primo novecento molti giovani di Piano d’Ischia hanno voluto fare un’esperienza di lavoro oltre oceano. Infatti, diversi sono stati coloro che tra il 1912 e il 1921 si sono recati in America per trovare lavoro e per mantenere le proprie famiglie.
Il borgo attualmente è abitata per il 60% da ultrasessantenni, Questa breve analisi della situazione anagrafica del paese non fa ben sperare per il futuro; pochissime sono le coppie che si sposano e scelgono come abitazione primaria la borgata. E assolutamente necessario che le amministrazioni comunali prendano seri provvedimenti per ridare fiducia ai giovani e alle poche famiglie rimaste. Nel lontano 1966 la frazione subì una forte alluvione che distrusse il paese. Le abitazioni maggiormente colpito furono quelle in pianura e quelle molto vicino al fiume Rio e al ruscello proveniente dall’Acquara. Una testimonianza fotografica fa capire quanti danni ebbero i cittadini di questa frazione. Le acque superarono gli argini e in qualche posto ruppero alcuni muri fatti in cemento, ma fortunatamente non ci furono vittime o danni importanti alle persone, solo tantissimi danni alle cose e agli animali che stavano nelle vicine rimesse. Vedi testimonianza fotografica. La borgata è servita da un trasporto urbano interno che congiunge il capoluogo comunale con tutti borghi e con altri pullman che hanno la fermata sul bivio di Cerro al Volturno – Rocchetta al Volturno. E’ distante dal capoluogo provinciale Isernia 27 km ed è ben collegato con il capoluogo regionale Campobasso, con Roma, Napoli, Pescare e altri paesi limitrofi importanti come Venafro, Castel di Sangro e Roccaraso. Per raggiungere con il proprio mezzo la borgata Clicca qui .