Premesso che il Catasto Onciario è un percorso che ti consente di conoscere la vita e la storia economica e sociale di un paese. Ringraziamo l’amico Mancini A. che con la sua minuziosa e forte pazienza ha riportato alla luce alcuni aspetti molto importanti e interessanti di Cerro e dei Cerresi lontani di due secoli e mezzo. Cerro al Volturno è raccontata da Mancini nel suo testo: Frammenti Cerresi “Il Catasto Onciario di Cerro al Volturno (1753)” , un volume di 124 pagine dove troviamo sei importanti capitoli che comprendono l’aspetto demografico del paese, l’aspetto urbano, l’aspetto socio economico, la situazione fiscale e un elenco degli abitanti con nome e cognome, età, stato civile, professione e la sua consistenza economica.
Il volume riporta dati certi su tutta la vita dei cerresi tra gli anni 1741 – 1753 e giustamente come dice l’autore questi dati rappresentano la fonte più antica del nostro paese, un censimento (la numerazione dei fuochi) di tutta la famiglia di un determinato periodo.
Nel capitolo II – Aspetto demografico. In questo capitolo sono riportati tutti i dati degli abitanti della struttura dei fuochi (famiglie) , se celibi o nubili, le coppie, le vedove o vedovi e un riepilogo demografico per casale. Nel capitolo III – Troviamo una mappa completa dei nuclei abitativi, qui, se vuoi, puoi rintracciare le tue origini e conoscere il loro patrimonio abitativo. Molto interessante della ricerca di Mancini sono i lughi di culto, tre parrocchie con tante Cappelle, di cui molte ormai inesistente. Nel IV capitolo, molto interessante, c’è il ruolo delle donne nell’ambito delle risorse economiche e quali erano le attività preminenti dell’economia del paese. In questa sezione possiamo, addirittura, rintracciare la nostra famiglia, se era o no benestante, poi c’è, anche, un elenco dei primi studenti della storia cerrese e un elenco di ecclesiastici. Nel volume VI troviamo l’anagrafe del periodo di riferimento di tutti i cittadini residenti a Cerro, suddivisi per casale, per età, per professione e il loro stato civile. La maggior parte dei cittadini erano operai agricoli (bracciale) e qualche studente. Noi ci fermiamo qui, se vuoi conoscere di più della vita sociale, economica, professionale e quale erano le più grandi casate e famiglie cerresi dell’’epoca, leggi il testo: Frammenti Cerresi – Il catasto onciario di Cerro al Volturno (1753) di A. Mancini.