Dopo cinquant’anni dalla sua inaugurazione, parliamo della strada SS 652 Fondo Valle Sangro che attraversa per circa 6,2 km il territorio di Cerro al Volturno non abbiamo avuto l’idea di prenderci un pezzo di spazio per utilizzarlo come risorsa economica per il paese. In questi lunghi anni c’è stata solo un’idea e manco al farla a posta è stato sempre Lui, Mario D.I. che propose a un cittadino Cerrese di metterci un’officina meccanica.
L’idea e la realizzazione del progetto non si realizzò per un proprietario del terreno confinante con quello dove si doveva realizzare l’officina, non volle cedere il terreno, peccato poteva essere la prima pietra per uno sviluppo concreto di tutta l’alta valle del Volturno. Dicevamo che sono passati cinquant’anni e tutto è rimasto a quella idea lungimirante che nessuno, dopo mezzo secolo, ha saputo o voluto raccogliere e prendere in considerazione seriamente. A onor del vero, circa dieci anni fa abbiamo sentito parlare di un centro commerciale su questo tratto di strada, poi è rimasta una voce del territorio.
Eppure, guardando il territorio, da profani, possiamo dire che il territorio c’è, c’è lo spazio, i servizi e la materia che più ci interessa: un traffico enorme con un potenziale economico che giornalmente passa su questo tratto di strato (basta guardarlo).
Mettiamo il passato in congelatore e pensiamo al futuro del paese, diciamo che non è mai molto tardi o, meglio, tardi che mai. la realizzazione di una struttura commerciale e artigianale creerebbe linfa e economia al paese e anche alle zone limitrofe e potrebbe ricostruire un tessuto economico-commerciale-artigianale legato alle attività alimentari e artigianali già presenti nel paese è quello che manca a Cerro al Volturno dove per anni è stato l’asse portante di alcuni prodotti tipici. L’auspicio e l’augurio che tutti noi ci facciamo è quello di poter vedere realizzata tale ipotesi , anche con tempi diversi da quelli che vorremmo.
Alcuni dati qui di seguito riportati (Tab. 01A) dovrebbero farci riflettere sul nostro destino.
Dall’anno 2002 all’anno 2022 c’è stato un comportamento migratorio tra gli iscritti e cancellati da altri comuni e dall’estero di 46 persone in più. Il saldo totale tra le nascite e i decessi per il periodo che va dal 2002 al 2022 è stato di meno 311 unità.
Fonte dei dati:tuttitalia.it