International Journal Of Anthropology: La transumanza dei Pastori di Cerro al Volturno

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International Journal Of Anthropology: La transumanza dei Pastori di Cerro al Volturno

La transumanza in Molise è stata vissuta anche nei paesi dell’alta vale del Volturno, lo raccontano due ricercatori universitari rispettivamente impegnati in Lombardia presso l’università del Politecnico di Milano e nel CNR. L’articolo è: “La percezione della transumanza: un fenomeno macroregionale nel bacino del Mediterraneo. Un confronto tra descrizioni verbali della tradizione in Calabria e Molise (Italia meridionale).” Una parte del testo scritta in inglese è stata pubblicata dal prof. Francesco D.P. sulla sua pagina Facebook  che in copia riportiamo qui di seguito, mentre tutto l’articolo lo troviamo su questa rivista: International Journal of Anthropology .

 

Anche noi dopo aver raccolto alcune testimonianze vissute da persone ancora viventi a Cerro al Volturno abbiamo dedicato un post che parla della transumanza dei pastori di Cerro al Volturno e dintorni. ( Se vuoi leggere la vita vissuta dai pastori CLICCA QUI. Nel testo parliamo di come viene vissuta la giornata dai pastori a Pozzuoli e come attraversavano il lungo tragitto che portava da Cerro al Volturno ai campi sempre verdi di Pozzuoli. Il percorso lungo circa 150 chilometri partiva dal piccolo borgo di Focihttps://cerroalvolturnoedintorni.it/custom-portfolio/logo-four/ e San Vittorino per arrivare a Pozzuoli attraversando Colli a Volturno Taverna Roccaravindola taverna Pozzilli – Vairano scalo –Teano –Pozzuoli ( sono citati solo i maggiori punti di riferimento).
Quindi oltre ai più citati fenomeni emigratori della transumanza molisana che attraversava la fascia interna appenninica e la costa adriatica per arrivare in Puglia possiamo e credo che dobbiamo parlare anche della transumanza fatta dai pastori molisani per portare il loro proprio gregge in un posto dove poter svernare durante il periodo invernale per poi ritornare a primavera sui monti della Spina e di Santa Croce. E’ il caso di ringraziare i due professori ricercatori che hanno voluto dare a Cerro al Volturno una testimonianza più visibile della vita vissuta dai nostri pastori durante il periodo che va dal dopo guerra del 1918 agli anni sessanta.