La casetta poi denominata rifugio di Santa Croce nasce nel lontano 1990 su iniziativa di un gruppo di amici di San Vittorino piccolo borgo di Cerro al Volturno che in occasione della festa di San Giovanni decidono di fare una scampagnata in montagna e da qui l’idea di ritrovarsi insieme per i successivi giorni per costruire il casotto.
In origine doveva essere principalmente un punto di riferimento per i contadini che ancora coltivavano i terreni sul pianoro di Santa Croce, ma ,con il passare del tempo diventa un punto di incontro importante per tutta la comunità cerrese e per i tanti visitatori che si recano su questo splendido paesaggio del pre Parco Nazionale Abruzzo, Lazio Molise. Il volume dell’impianto è abbastanza per accogliere un gruppo di persone che insieme vogliono passare una giornata in aperta campagna con aria pulita e salubre,dove poter cucinare carne alla brace e bere un bicchiere di vino messo al fresco della sorgente ai piedi dell’edificio.
Forse, potrebbe rimanere solo l’enorme focolare posto attualmente a nord del rifugio che garantisce il riscaldamento dell’intero locale nei mesi invernali e anche la possibilità di cucinare pasti caldi. Oltre al rifacimento del locale, forse, è necessario anche intervenire per la raccolta delle acque creando a monte un vespaio in ghiaia grossa e un drenaggio per far affluire più acqua nei mesi estivi.
L’immagini (B) della nuova casetta in legno è puramente indicativa , mentre l’attuale rifugio storico lo vediamo nella figura A. Monte Santa Croce così come Monte Foresta sono due patrimoni ambientali della nostra cara Cerro assolutamente da valorizzare al fine di creare una rete turistica per accogliere le sempre più crescenti richieste delle persone che vivono nei grandi centri urbani. Si può fare di più.
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