Si rinnova come ogni anno il giorno dell’otto marzo la festa della donna e la protagonista assoluta è la mimosa, una pianta di origine Australiana importata in Europa da più di duecento anni.
La mimosa è una pianta che fino a pochi anni fa era impossibile poterla piantare a Cerro al Volturno, perché non riusciva a resistere al forte gelo delle stagioni invernali. Da un po’ di tempo, con un po’ di accortezza, nel piantare l’albero, in zone non soggette alla bora e al gelo si vedono anche nel territorio di Cerro al Volturno piante ornamentali come la mimosa, che può raggiungere dalle parti nostre un massimo di otto metri d’altezza. I fiori della mimosa sono di un giallo interso e profumato, mentre i semi sono in gruppi di baccelli che vengono seminati in primavera per la sua riproduzione.
La mimosa è il simbolo della festa della donna e nella giornata dell’otto marzo viene donata a tutte le donna come simbolo di amore e di vita.
Come nasce la festa della donna!
Nel lontano 1908 a New York in una fabbrica tessile, 129 operaie soggette a lavori e ambienti disumani e fuori da qualsiasi logica di rapporto di lavoro decisero di fare sciopero per rivendicare i loro diritti. Visto che le manifestazioni si protraevano per più giorni, il datore di lavoro “Johnson” poco attento alle esigenze delle operaie, per non far uscire fuori dai laboratori le lavoratrici decise di chiuderle a chiave dentro la fabbrica. Un incendio doloso scoppiato proprio in quel periodo di “carcerazione lavorativa” delle donne fece morire tantissime lavoratrice rimaste intrappolate nei locali. Da qui nasce la festa delle donne che con il passare degli anni e con le giuste e sacrosante rivendicazioni sul loro ruolo nel lavoro e nel sociale ha sempre più preso consistenza fino a diventare una festa mondiale.