In questa galleria vi presentiamo una serie di immagini raccolte o inviateci da vari collezionisti di foto scattate dagli anni quaranta ai giorni nostri. Le immagini sono quasi tutte inedite , scattate durante la prima fase di ricostruzione e ammodernamento del paese e nei giorni di feste, incontri, eventi religiosi e politici di Cerro al Volturno. Dalle immagini si può ricostruire la vita e le difficoltà che la gente ha incontrato durante il suo percorso di vita in quegli anni , quando si poteva a mala pena spostarsi da Cerro in altri luoghi limitrofi o addirittura fuori regione. Basta pensare che la strada provinciale Case – Foci fu costruita nel 1918 e solo negli anni settanta è stata asfaltata. Alcune contrate, compreso il borgo antico del Castello, sono rimaste senza viabilità per più di trenta anni. Tempi duri , tempi che si usava l’asino come mezzo di trasporto delle cose e delle persone. Tempi in cui bisognava andare a Cerro capoluogo con l’asino per portare nelle contrade il medico. Tempi della transumanza a Pozzuoli, tempi in cuoi si viveva con le sole risorse che ogni singola famiglia riusciva a produrre. Tempi di guerre , due guerre mondiali da non dimenticare. Tempi di emigrazioni, tanti sono stati i Cerresi e i Molisani che hanno emigrati sia in Europa si nei paesi Americani. Solo dopo la seconda guerra mondiale il Paese Italia e Cerro al Volturno riescono a scoprire nuove realtà di vita e a sognare un mondo diverso, un mondo e prospettive di vita migliori per la famiglia. Infatti si aprono nuovi accessi di strade, non si cammina più a piedi per andare da un posto all’altro ma si va con mezzi pubblici o con motocicli o macchine. La scuola non è più solo per i ricchi, ci sono più servizi , nascono nuove abitazioni e inizia il ciclo di una economia non più basata solo sull’agricoltura pastorale ma anche su un commercio diffuso. La strada SS 652 Fondo Valle Sangro è una manna calata dal cielo per Cerro, tanti operai ritornano da Roma per lavorare a Cerro e fare finalmente un percorso di vita con la famiglia. In questo periodi si costruiscono edifici scolastici, arriva la corrente elettrica, si fanne le pavimentazione nei piccoli borghi e nel capoluogo comunale,si fanno reti fognarie , si asfaltano le strade , c’è quindi un cambiamento generazionale della vita. Purtroppo, tutto questo non è bastato al paese , è mancato e manca il lavoro, una cosa essenziale per la vita, molti giovani e molte famiglie si sono trasferite e il paese con il passare degli anni ha perso più della metà dei suoi abitanti. E’ necessario inventarsi nuove forme di lavoro volte a portare al paese un turismo che crei sinergie tra l’ambiente e le sue risorse naturali. Da qui nasce la nostra galleria fotografica aperta a tutti coloro che hanno e vogliono inserirci immagini che possono far rivivere il nostro passato. Ci sono nella galleria foto storiche che rappresentano il nostro passato, le nostre origini, le nostre radici e la nostra cultura. Alcune foto sono sfocate dal tempo o scattate con macchine di vecchia generazione ma tutte riconducibili al nostro passato. Se vuoi partecipare anche tu SCRIVICI.
N.B. tutte le immagini inviateci rimangono di proprietà dei legittimi proprietari.
Da queste foto rivivo la mia infanzia, quando si usciva da scuola verso le ore 12.00 si mangiava qualcosa al volo (polenta, patate e fagioli, e qualche volta anche gli spaghetti, poi con una fetta di pane ed un pezzo di lardo si andava su a S. Croce e si rientrava la sera, sulla via del ritorno le ragazze cantavano. Si erano tempi di sacrifici ma non ci lamentavano. Fortunatamente ora le cose sono un pochino cambiate, alcune in bene, ma molte purtroppo hanno portato la gioventù a prendere delle vie …. molto sbagliate……
Buona sera Antonio. Tutto vero, siamo pienamente d’accordo con Voi.Erano tempi duri poi tutto è ambiato ed oggi possiamo dire che si sta felicemente bene, Grazie per il Vostro intervento.
Il mio gruppo, I BATTA , composto da da tre ragazzi di Rocchetta a Volturno e due di Isernia, si vede nella foto della composizione, in basso a sinistra, sono all’organo elettronico. Non credo di sbagliarmi, il posto era una scuola materna , con le maestre avevamo organizzato, assieme alle maestre, la festa della mamma, maggio 1970, accompagnammo alcuni bambini che cantavano ed eseguimmo alcuni brani del nostro repertorio. Una bella festa.