Da un racconto tramandato da generazioni in generazione risulterebbe che il primo cittadino a mettere la prima pietra a Foci dopo il 1300 , fu un capraio Calabrese che trovandosi in queste zone dopo aver fatto una transumanza con il proprio gregge sui monti della Spina e dintorni.
Il Pastore dopo aver costatato che l’ambiente era mite e il territorio era sufficiente a poter far pascolare il proprio gregge decise di farne la sua dimora permanente e così costruì la rima casa a poche decine di metri dall’attuale cappella.
Il cognome più diffuso a Foci è stato negli anni “Savelli” e sembra che provenga dalla zona di Monte Savelli di Roma.
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