Il convento di Santa Maria di Loreto di Cerro al Volturno

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Il convento di Santa Maria di Loreto di Cerro al Volturno

Il convento di Santa Maria di Loreto a Cerro al Volturno (IS) risale all’anno 1510 e fu costruito su richiesta di Federico Pandone per i Frati dell’Osservanza, Pandone era un  uomo colto e non legato alle armi, ma molto spendaccione. L’edificazione di questo convento aumentò i debiti accumulati negli anni per la costruzione del Castello nella sua terra e da qui, cominciò a dover vendere le sue proprietà per far fronte ai numerosi impegni economici che aveva preso con i fornitori.

Riportiamo dalle memorie Historiche del Sannio alcuni passi della vita di Federico Pandone “ “ Federico Pandone figliolo di Camillo – su zio molto ricco venne parimenti a cadere imperoché essendo egli Signore di dodeci castella, volle vivere tanto alla grande, e con tanta pompa, che passava il segno di molti ricchi Signori titolati, in nutrire cavalli, e can, nella quantità della famiglia, e qualità della tavola. Entrò poi in errore maggiore, perché nella venuta del Re Cattolico comparve tanto splendidamente, che cominciò a dare principio alla sua rovina. E datosi poi ad edificare un Castello nella sua Terra di Cerro, ch’era capo della Baronia, con la dolcezza dell’edificare, e con l’alterigia di haver una fortezza d’opera, e di natura inespugnabile, cominciò prima a pigliar denari ad usura, e poi ad impegnare,  & a vendere Castella. Né finito in tutto l’edificio della fortezza, per finire di rovinarsi pigliò impresa di fabricare un Convento per li Frati dell’Osservanza; e con queste spese sì grandi crebbero tanto i debiti, che bastarono a spogliarlo di tutte le Castella, che possedeva, le quali ad una ad una furono trasferite sotto l’altrui dominio” .

Il convento è stato accessibile fino agli anni sessanta del secolo scorso. Personalmente mi ricordo che nel giorno della fiera di Santa Maria, che si svolgeva e si svolge proprio lungo il percorso di strada dove è ubicato il convento, si celebrava la messa e molti fedeli per onorare il Santo venivano da gran parte dei comuni limitrofi e da altre regioni. La poca accortezza, la mancanza totale di manutenzione ha fatto si che con il passare degli anni il convento e la chiesa si riducessero a ruderi. Eppure, è stato per secoli un luogo sacro e di culto per tutta la comunità dell’alto Volturno. Basta ricordare che in questo convento nel XVIII secolo si sono svolte lezioni di scuola privata per i figli di “Massari” che poi divennero quadri della Borghesia. Il convento ha conservato per anni affreschi e quadri che risalgono al XVII e XVIII secolo. Dei tanti quadri affissi sulle pareti della chiesa, alcuni sono stati recuperati prima del crollo e tra questi vale la pena ricordare quello dedicato alla Madonna che con la mano destra tiene in piedi Gesù Bambino. Gli affreschi possono essere visitati presso la chiesa di San Pietro e Paolo  Qualche decennio fa sono stati impegnati solo pochi spiccioli per evitare il tracollo totale della struttura. Troppo poco o quasi nulla rispetto al valore storico di tutto il complesso. Parlarci addosso sulle responsabilità di chi e da quando non sono state prese le precauzioni dovute, non serve, dobbiamo crederci e sapere che per Cerro al Volturno rimettere in pista una tale opera può dare al paese un punto in più rispetto al valore storico e culturale del territorio.

Adottiamo tutti i provvedimenti necessari per ricostruire il complesso e finalizzarlo ad un progetto che coinvolga tutta l’area del Volturno. Siamo tutti convinti che credere è un valore aggiunto per realizzare e iniziare non è mai troppo tardi per fare.